domenica 21 marzo 2010

Giusta la creazione di una commissione della Santa Sede per chiarire il fenomeno Medjugorje. Le apparizioni ormai riguardano la Chiesa universale e no

Domenica 21 Marzo 2010 00:00
Come é ormai noto, la Santa Sede ha istituito una Commissione con l'incarico di studiare e dire una parola si spera definitiva sul fenomeno Medjugorje da molto tempo ormai al centro di accesi dibattiti e opinioni discordanti. La Commissione guidata da un cardinale serio ed attento come Camillo Ruini risponderà direttamente alla Congregazione per la dottrina della Fede. Di questa iniziativa, Pontifex ha parlato e discusso con l'illustre mariologo, il professor e sacerdote Stefano De Fiores. . Professore, che cosa pensa della creazione di questa speciale commissione?: " la mia idea é che si sia trattato di una eccellente, quanto opportuna inziativa. Sarebbe bene, una volta per tutte, risolvere il problema di Medjugorje in un senso o nell' altro, per evitare pericolosoe ed anche dannose oscillazioni e idee tra chi é favorevole e chi no". La Commissione fa capo alla Congregazione per la dottrina della Fede: " anche questo mi pare corretto, in quanto il tema Medjugorje non riguarda più solo il Vescovo locale o la relativa conferenza episcopale, ma il mondo intero, viste le dimensioni che il problema ha sollevato. In sostanza il clamore, legittimo o meno, delle visioni é talmente forte che non si può confinare ad episodio locale o limitato". Pensa, visti gli antecedenti, che la Congregazione possa essere ispirata in senso negativo?: " assolutamente no. Intanto per lo spessore intellettuale e la onestà dei membri, tutti molto autorevoli, poi perché questa commissioni operano sempre con coscienza e rettitudine. Ora io non mi permetto di dare suggerimenti, ma credo che sarebbe utile seguire la analisi non solo sui meri documenti, ma ascoltando personalmente i veggenti, eventualmente facendo delle perizie di natura medica per valutare se sono sani di mente o no, in preda a visioni poco chiare. Vero é che in parte questi esami sono stati eseguiti, ma ripeterli non sarebbe male. Credo che fermarsi ai singoli documenti sarebbe riduttivo, meglio una visione globale dell' intero fenomeno". Forse su tutta la vicenda hanno pesato negativamente i rapporti tesi tra i frati cappuccini e la curia: " certo, ma questo non aggiunge o toglie nulla ai messaggi e al fenomeno. Se é reale, verrà fuori". Eppure a Medjugorje avvengono tante conversioni e si ammnistrano molti sacramenti. " uno dei criteri di valutazione é appunto quello dei frutti, cioé dai frutti li valuterete. Ma da solo non basta. Ovvero, la conversione é un momento di grazia e il fatto che avvengano in quel luogo di per sé stesso non significa che siano attribuibili ai messaggi.". Padre Amorth parla di luogo santo: " é una sua opinione rispettabile come tante, ma occorre fare chiarezza. Non condivido la tesi di chi parla di inganno satanico, ma a volte il maligno usa anche questi mezzi subdoli per ingannare. Ci vuole prudenza". Crede che in sé stessi i messaggi siano coerenti con la dottrina della fede?: " analizzandoli direi di sì, anche se io capisco poco quella lingua. Ma lo ribadisco, i messaggi in sé stessi non bastano. Bisogna valutare le persone". Qualcuno ha parlato di possibile business economico: " su questo punto non sono in sintonia. Anche a Lourdes o San Giovanni Rotondo si vendono ricordini o si organizzano pellegrinaggi. L'importante é non speculare sulla fede. Ma questo é un rischio che si corre dappertutto".

Bruno Volpe
[fonte: pontifex.roma]

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